martedì 30 marzo 2010
pronti?
sono finalmente riuscito a recuperare il passaporto e i documenti
della barca con le pratiche fatte. per 300USD la pratica è espletata.
è andato tutto bene, Hamdy (il nome del tipo) è sparito con TUTTI i
miei documenti per due gg e si è ripresentato solo oggi alle 15,
fiuuu...ora manca solo la lavanderia che dovrebbe arrivare stasera
alle 10, strano eh? eppure questo è un orario serale abbastanza tipico
da queste parti. se hai un appuntamento alla sera è alle 10.
ormai deciBel è completamente disarmata. è la prima volta che la
lasciamo così in acqua, di solito la lasciavamo a terra per un pacco
di tempo. stavolta la lasciamo in acqua solo per qualche mese...he-
he...lei è qui pronta che ci aspetta. Ho in mente un po' di cosine da
fare nei prossimi mesi...e intanto ho recuperato TUTTE le info
possibili immaginabili per goderci appieno la prossima crociera che
faremo da 'ste parti.
bene. ho un buon feeling con 'sto paese.
deciBello positivamente disarmato
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domenica 28 marzo 2010
domingo
a questa parte.
beh, tanto per cominciare ho fatto il visto, mi hanno dato un anno
multiple-entry. YEAH! (costo: 92 lire egiziane, circa 12 euri, per gli
amici naviganti interessati a fare altrettanto).
ci sono volute tre ore, di cui neanche una di fila...per certe cose
qui funziona meglio che in Italia...
nel pomeriggio è venuto a bordo Hamdy, l'agente di fantasia (questo il
nome dell'agenzia) che ora farà tutto lo sbattimento per il permesso
per deciBel. domani, al massimo dopodomani, dovrebbe essere tutto ok.
sembra siano sufficienti una 40ina di dollari al mese, si pagano 4
mesi per volta. SPETTACOLO!
intanto ho praticamente finito di sciacquare le robe in coperta, da
domani attacco i motori e la pulizia sottocoperta. ormai il più è fatto.
ho anche beccato le dritte giuste per fare il lavoretto al motore (che
ha bisogno di coccole straordinarie), e un posticino dove potremo
rifare alcuni dei materassi di bordo. questo genere di cose costa
veramente poco, Jérome (il tipo dell'Amel) mi ha raccontato che hanno
rifatto un generatore per 2500 lire egiziane, neanche 400 euri! da noi
ce ne sarebbero voluti quasi 3000!
e poi ho trovato un posticino dove hanno delle cose di antiquariato
nautico a prezzi davvero interessanti, mi sa che prima o poi una bella
luce di fonda di ottone entrerà in procaccini...
ah, oggi ho anche cambiato la carrozzeria al mio vecchio nokia per 15
lire, da noi è un modello fuori uso.
grande egitto!
deciBello vistato
sabato 27 marzo 2010
sciacqua-sciaqua
trinca, genoa, gommino e manovre per le vele colorate sono già sciacquate e messe via.
manca la randa con le sue manovre e in coperta è quasi finito. poi mi devo occupare del motore e degli interni, ma domani, come prima cosa, mi occuperò dei permessi per deciBel.
intanto ho conosciuto un tipo francese su un Amel, un certo Jérome, che è qui da 3 anni (su e giù per suez) che mi sta passando un sacco di dritte su ancoraggi, libri e posti da visitare. Si parla di posti in cui si fa il bagno coi delfini (garantito, dice lui) e robetta del genere...
sento delle energie molto, MOLTO, positive su questo egitto e sulla scelta di fermarci qui.
bella storia
deciBello sciacquato
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venerdì 26 marzo 2010
fermi a Hurghada
il reef, eccoci fermi a Hurghada Marina, una specie di paese dei
balocchi inserito in una cittadina che ha puntato tutto, ma proprio
tutto, sul turismo.
Turismo in genere, che sia di massa o di qualità poco importa.
Alberghi e resort spuntano come funghi ovunque, a tal punto che son
più i cantieri edili in giro degli edifici finiti, veri e propri.
Impressionante, ma la sensazione è che da queste parti si siano fatti
prendere un po' la mano: è davvero difficile immaginare che tutte
queste future strutture possano essere riempite di turisti un giorno,
sono semplicemente troppe. Davvero troppe. Dall'ultimo ancoraggio a
qui, ben 13 miglia, è un cantiere unico ininterrotto su tutto il
litorale. Solo che sembra che ci sia stato un bombardamento, è
incredidile.
Famiglia e monelli sono contenti, anche se domani si parte, ma tanto
io arriverò a Milano al massimo 4 giorni dopo, giusto il tempo di
disarmare deciBel quel tanto che basta per aspettarci qui i prossimi
mesi. Domenica farò le "pratiche" per i permessi per stare qui un
anno, così 'stavolta ci godremo per bene l'egitto e il mar rosso, dopo
non aver potuto dedicar il giusto tempo a un sacco di posti in pacifico e indiano. Puntiamo tutto sul mar rosso!! (ha-ha)
deciBelli in pre-partenza
mercoledì 24 marzo 2010
fermi a Marsa Abu Makhadiq
Marsa Abu Makhadiq
a 1,7 miglia dall'ancoraggio precedente (grande navigazione!), concentrati a fare bagni e bagnetti in ritmo t o t a l m e n t e famigliare. Scendiamo a terra con palette e secchielli, raccogliamo conchiglie, cuciniamo pizze...diciamo che ci godiamo questi giorni di poco vento al massimo.
Da queste parti, purtroppo, l'edilizia alberghiera è davvero selvaggia e senza nessuno scrupolo. Bisogna sforzarsi di non vedere gli obrobri che devastano le bellissime coste. Sì, è vero, l'egitto basa la sua economia sul turismo e su queste costruzioni, ma è davvero un pugno nello stomaco vedere tutti questi alberghi, dal dubbio gusto, spuntare come funghi ovunque.
Meno male che come ti metti una maschera lo spettacolo è davvero meraviglioso. Il mar rosso è uno dei mari più belli al mondo, e comunque l'unico che ricorda le bellezze del sud pacifico. in 3 metri d'acqua c'è un universo di pesci tropicali e una vita molto attiva. Quindi ci godiamo la famiglia, i bagni e i piccoli mostri al massimo...siamo così felici di essere tutti qui a bordo dopo tutto questo tempo! così ce la scialliamo, eccome se ce la scialliamo...per di più gli egiziani sono persone molto, molto amichevoli. c'è un bel feeling. siamo sempre più convinti della scelta di lasciare deciBel qui un annetto, avremo la possibilità di goderci appieno questo mare stupendo e questo paese così bello (albergoni a parte).
deciBelli sciallati
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lunedì 22 marzo 2010
fermi a Sal Hashis
Sal Hashis anchorage
eccoci fermi a Sal Hashis, il primo ancoraggio a nord di Safaga dopo Ras Abu Soma.
Oggi grande navigazione di 10 miglia. Meno male che il vento ha mollato alla grande...siamo partiti con due mani e trinca (molto conservativi), poi via la seconda mano e arrivo sotto randa piena e trinca. Vento sempre di bolina e quindi vale la solita regola della bolina (doppio della strada nel triplo del tempo), quindi diamo ancora dopo aver percorso 21 miglia in 4 ore...
Dire che i monelli siano eccitati non è abbastanza, non rende l'idea. sono molto più che eccitati, molto di più!
I piccoli hanno dormito tutto il tempo della navigazia e si sono svegliati solo per l'atterraggio (rigorosamente scortati dai delfini), dopo essersi sbafati il pranzo sono corsi sullo specchio di poppa a fare bagni e bagnetti. la temperatura dell'acqua e dell'aria si sono alzate parecchio, sembra quasi di essere in un posto "normale". Settimana scorsa faceva freddo e anche l'acqua era bella freddina. Questo ancoraggio è davvero molto, molto bello. Se uno si dimentica di quello che vede a ovest (un gigantesco complesso di resort e albergoni dall'architettura orripilante) e si concentra solo sugli altri 270° di orizzonte, sembra di essere alle tuamotu, quasi. Domani faremo bagni e bagnetti sul reef, sperando che i piccoli possano vedere i pesci più colorati che ci siano.
intanto il barometro continua a scendere progressivamente, anche se con una curva decente, e i grib continuano a darci i prossimi 5 gg con max 15 nodi. che culo!
deciBelli in crociera famiglia
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domenica 21 marzo 2010
giornata cuscinetto
ma non crediate che non si siano schizzati come si deve, 'stamattina mentre scendevamo a terra col dinghi. eh sì, al mattino c'erano i soliti 25kt abbondanti e così la discesa a terra è stata bagnata come tutte le altre discese a terra di questi giorni a Safaga...saluti, abbracci fraterni e un pelo di commozione. normale, dopo un viaggio così intenso.
Oggi giornata di sciallo totale alla Kite-House con i monelli: giochi con la sabbia, bagnetti (anche se l'acqua è piuttosto freddina), pranzetti e...gita sul cammello! ogni promessa è un debito, del resto, anche se promessa di marinaio.
Abbiamo recuperato le nostre birrette, prelevato i soldi al bancomat e -udite udite- il vento è finalmente calato a 10/15kt, girato a NW e il barografo finalmente fa una curva decente, incredibile! quindi domani si salpa, alla volta di Sal Hashish, una 15ina di miglia da qui, dove c'è un reef splendido e dove faremo bagni e bagnetti con le maschere.
Grandi saluti e abbracci anche con i ragazzi della Kite-House che ci hanno davvero accolto in un modo splendido. Quando ritorneremo da queste parti sarà senz'altro fantastico ripassare di qui...non oso immaginare le feste che ci faranno Walid, Charlie, Tito, il cuoco (di cui non ricordo mai il nome), Bob e gli altri. bella storia, mentre negli alberghi qui vicino ci guardavano con sospetto alla Kite-House grande atmosfera di sincera amicizia (www.7bft-kitehouse.com).
Stasera abbiamo anche conosciuto l'abitante della barchetta che si è ormeggiata non lontano da noi. è un australiano (o almeno così credo) che 'sta salendo verso N anche lui. Ovviamente anche lui salperà domani.
si riparte!
altro giro, altra corsa.
deciBelli in partenza
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sabato 20 marzo 2010
famiglia ricongiunta!
ce l'abbiamo fatta.
nonostante i ritardi aerei, la lentezza delle dogane egiziane, i 30 kt fissi all'ancora e altre difficoltà locali, ce l'abbiamo fatta: la famiglia è felicemente ricongiunta!
Come sempre, abbiamo fatto base alla Kite-House, dove ormai ci sentiamo davvero a casa, e verso sera ce ne siamo tornati a bordo.
Ora ci sistemiamo e bordo, i bambini sono felici di ritrovare le loro cose qui in questa casetta galleggiante, Abo e Mat preparano le loro valigie per il viaggio di domani. Taxi (con Bob) prenotato per le 9 di mattina, sempre alla Kite-House...
gente che arriva, gente che va.
per deciBel inizia un nuovo periodo, stavolta più famigliare e meno globetrotter.
energie di bordo: ottime. alla via così.
i deciBelli fanno cambio equipaggio
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venerdì 19 marzo 2010
gita a Hurghada
- organizzazione per recuperare la famiglia domani: ok
- biglietti aerei per Mat e Abo che ci lasceranno domenica: ok
- spesa con generi alimentari adatti ai monelli (latte, croc-croc, etc): ok
- info/organizzazione per documenti barca per estensione permesso a 11 mesi: ok
- info per porto di Hurghada (dove abbiamo riincontrato Amy su Freespirit): ok (vogliono 300 USD/mese: WOW!)
- pensierini vari da portare a casa: ok
- SIM card egiziana: ok (tel:0166607640)
- prelievo soldi egiziani: ok
..quindi giornata proficua, direi.
ormai alla Kite-House ci sentiamo di casa. tutti ci chiamano per nome e ci aiutano per la logistica, visto che negli albergoni ci guardano tutti strano e ci marcano stretti un po' sospettosi...ma abbiamo delle facce così brutte?
Walid ci organizza i taxi con Bob, Charlie farà una lezione di Kite ai ragazzi per domani...tutti molto simpatici e atmosfera very cool.
In macchina oggi abbiamo anche avuto l'opportunità di buttare l'occhio sui prossimi ancoraggi, il vento 'sta finalmente mollando (al rientro c'erano "solo" 20 kt)...insomma tutto sembra andare per il meglio.
stasera cena fuori per festeggiare, anche se con un giorno di anticipo, la partenza dei ragazzi: due mesi passati così bene meritano una cena speciale!
deciBelli organizzati
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giovedì 18 marzo 2010
fermi a Abu Soma (Safaga)
domani scenderemo alla Kite House e ci faremo prendere da un taxi, ci stiamo organizzando per andare a Hurghada. dobbiamo recuperare i biglietti aerei di Mat e Abo, io devo passare dall'agente per fare l'estensione del permesso per deciBel, vedere e prenotare il marina e, già che ci siamo, faremo un pochino di spesuccia, che stiamo ancora campando con la roba di Salalah...
a bordo c'è veramente tanta sabbia in giro. in coperta è incredibile quanta ce n'è, ma anche sotto non scherza. oggi abbiamo provato con delle secchiate a vedere cosa succedeva e tutto sommato sembra che la situa non sia così tragica come sembrava inizialmente, meglio così.
il vento non molla, cioè molla ma poco e, soprattutto, è freddo, molto freddo. questo vento da nord ci sta gelando: di notte la copertina quasi non basta e alla sera bisogna andare in giro con la felpa più ignorante che abbiamo, sennò c'è da bardellare...
deciBelli infreddoliti
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tempesta di sabbia!
dopo l'arrivo col ventone e un 24 ore passate con 30 nodi all'ancora, 'stanotte il vento ha deciso di aumentare sino a 40 nodi fissi. E col vento si è alzata anche la sabbia. è pazzesco, non vediamo la spiaggia che sarà a 200/300 metri da noi, non vediamo il sole! è tutto giallo, c'è un vento della madonna e un'onda di quasi un metro qui all'ancora su 4 metri di fondo. in 36 ore alla fonda abbiamo fatto 19 miglia di brandeggio e la barca a ogni bordo sbanda come se stessimo bolinando, quasi. non dico che mettiamo la falchetta in acqua perchè sarebbe esagerato, ma sbandiamo parecchio.
questa sabbia fine come il talco 'sta andando dappertutto: cime, winch, pannelli solari, gommino, fiancate, vele...ovunque uno strato uniforme di un millimetro di sabbia finissima gialla. Dai vetri della capottina ormai non si vede più nulla e la visibilità è ridotta a una cinquantina di metri scarsi. Il cielo giallo e c'è una luce irreale, quasi marziana. Sembra di stare nella nebbia, una nebbia di sabbia...no: una tempesta di sabbia vera e propria!
a bordo non si sa che fare: si legge, si scrive, si gioca a backgammon, si parla, ma soprattutto si guarda il barografo sperando di vedere la sua curva che la finisca di salire. finché sale ci sarà vento e sabbia in giro, quando saremo arrivati al picco della curva dovrebbe cominciare a mollare un po'.
La randa è rimasta senza copriranda per sicurezza. metti mai che dovesse mollarci l'ancora almeno potremmo tirar su 3 mani di randa alla svelta. non servirà ma ci fa stare più tranquilli, e intanto si 'sta letteralmente coprendo si sabbia anche lei...
deciBelli sabbiati
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martedì 16 marzo 2010
arrivati a Safaga
alla fine il ventone da N è entrato proprio 'stanotte. e meno male che ci ha permesso di fare le prime 40 miglia a motore!
poi è arrivato. prima, quel tanto da costringerci a fare vela e motore e a uscire di rotta di una bella trentina di gradi per qualche ora, poi è arrivato. ed è montato subito sui 25kt fissi, un bel forza 6 pieno, e non ci ha più mollato, nelle ore più calde ha pompato a 7 fisso, una bella trentina di nodi costanti con raffiche più intense, tutte esattamente sul muso! il mar rosso ha l'abitudine di far montare un'onda ripida e scorbutica, ti fa faticare e sbattere. Devi lottare. Quando hai da risalire 'sto vento, stai lì a tirare bordi in mezzo ai reef (che raramente stanno a più di 3 o 4 miglia di distanza), la barca che sbatte a ogni onda, la roba che, inevitabilmente, se va in giro sottocoperta, virate su virate...sei sempre lì, concentrato sulla navigazione, che non sono ammessi errori da queste parti. l'immagine della barca danese sul reef a port Ghalib è ancora limpida. infatti quando soffia così, tendenzialmente, è meglio stare fermi.
ieri sera, invece, con una dozzina d'ore d'anticipo, ma perfettamente in orario col cambio di luna, è entrato il famigerato ventone da nord.
insomma, ce le siamo davvero sudate 'ste ultime 84 miglia, che per noi sono diventate 122 effetive. eh si, di bolina si fa il doppio della strada nel triplo del tempo. questa è la storia con più o meno varianti, a seconda del caso.
dopo averci aperto le porte e fatto passare per 800 miglia, regalandoci sempre venti sostenuti e a favore, come una specie di premio inaspettato, un passaggio in mar rosso memorabile, proprio sull'ultimo ha deciso di fare vedere come si comporta di solito. ed eccolo qui. anche in questo momento, proprio mentre io scrivo, lui è lì che pompa a 30 nodi. fa freddo fuori. i nostri visi sono scottati dal sole e bruciati dal sale ma abbiamo freddino, stasera copertina per tutti.
Siamo ancorati in 4 metri di fondo, 60 metri di calumo (tesissimo). i passauomo sono aperti di un dito, gli oblò laterali sono addirittura chiusi! All'ancora siamo da soli, davanti a un grande albergo piantato lì, in mezzo al deserto. Siamo riusciti ad arrivare solo al tramonto. ci ha fatto faticare, ma tutto ok. in compenso l'umidità delle altre sere è sparita, ora tutto è secco secco e stasera ci sarà una stellata da paura. Questa volta ce la godremo dal pozzetto, da fermi!
deciBeli ventilati
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lunedì 15 marzo 2010
in rotta vs Safaga
le pratiche di ingresso le abbiamo espletate ieri sera, appena arrivati: alle 21 eravamo ufficialmente entrati in Egitto con tutti i documenti in regola. Ovviamente, come si fa in questi casi, cena fuori. Come spesso succede dopo una lunga navigazione, siamo stati comunque in piedi fin dopo le due di notte: ormai il ritmo della navigazione e dei turni girava talmente bene che poi sei stanco ma non hai veramente sonno. é un po' difficile da spiegare ma è così: non si tratta di vero sonno, è più una stanchezza fisica (più o meno profonda) che ti è entrata dentro, spesso la prima notte che sei arrivato non dormi neanche così tanto bene. dormi, ma non come avresti creduto (o sperato) di poter fare...
oggi giornata passata a occuparci di deciBel ma con ritmi relax: docce, colazione fuori e poi 3 taniche di nafta, sciaqua qua, sciaqua là, pieno dell'acqua, cambio dell'olio motore, sostituzione bozzello in testa d'albero...alle 4 eravamo già al bar a farci birrette, internet, pranzo e shisha, aspettando che venisse sera. Eh sì, questi tiri di 70 miglia tocca farli di notte. Se parti con la luce arrivi col buio e quindi si fa al contrario: parti col buio per arrivare con la luce, e Safaga NON è un posto dove si atterra di notte...quindi siamo arrivati di notte e si parte di notte. ci guardano tutti un po' strano: ma come, partite subito? siete appena arrivati...ehi ciccio, abbiamo la nostra finestra aperta ancora qualche ora e poi ci gira tutto sul muso, quando è così si va e basta. tra l'altro il vento da N che entrerà nelle prossime ore, nel giro di 24 ore comincerà a pompare seriamente: le previsioni danno 30 nodi fissi, praticamente quello che avremmo dovuto avere per quasi tutto il tempo. Quindi dovremmo arrivare a safaga con vento che è ruotato a N da poco e comincia ad installarsi. perfetto: potremo ancorarci direttamente nel posto giusto, senza dover aspettare rotazioni o cambiare ancoraggio. aridaje: che culo! :-)
ho chiesto informazione della barca a vela schiantata sul reef proprio all'ingresso del porto: è una barca danese, avevano il motore rotto e hanno deciso di entrare dentro Port Ghalib a vela, senza neanche avvisare. Quando hanno chiamato col VHF era per dire: AIUTO siamo a scogli! le autorità egiziane gli hanno anche fatto la multa perche hanno rovinato il reef...keep in mind!
altra nota: ieri entriamo dentro al nostro posto barca e chi c'è lì vicino? Free spirit, il catamarano americano con su Amy. Ci si continua a incontrare ma per ai più di una dozzina d'ore, loro sono partiti a mezzogiorno.
..e intanto mi sto informando per rimanere in egitto con deciBel per il prossimo anno: abbiamo dritto a 11 mesi di permanenza qui e, tutto sommato, non è che abbiamo tutta 'sta fretta di rientrare in mediterraneo...il porto per noi costa 1600 euro l'anno, il biglietto aereo milano-egitto non è certo più caro del milano-turchia, ci possiamo venire anche a natale (e farà un bel caldone), c'è il reef e siamo in un clima splendido. c'è anche il ventone garantito...cosa vuoi di più? ma si, dai...lasciamo deciBel in Egitto...
ma per ora ci concentriamo a risalire 'ste 70 miglia che ci separano da safaga. il vento 'sta già mollando e presto ruoterà sul muso. si naviga a vela e motore per muoversi a una velocità decente, quando lo avremo sul naso e sarà troppo forte (domattina presto, speriamo non prima) faremo l'ultimo bordo di questa lunga navigazione in atterraggio su safaga, ma intanto: motore, frigo ghiacciato, corrente a go-go, computer, batterie varie in ricarica...vi ricorda qualcosa?
deciBelli smotoranti
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domenica 14 marzo 2010
ARRIVATI!!
alle 17 UTC entriamo nella passe del porto, nel buio della notte, e sul reef lo scafo di una barca a vela ci ricorda che anche da queste parti bisogna fare attenzione. keep in mind!
Oggi abbiamo tirato parecchio per cercare di arrivare con la luce, ma ovviamente siamo arrivati col buio (ancora una volta), arrivo sotto gennaker con l'aria che andava calando pian piano...ohh Silver! ohhh, Silver...che galoppata! spettacolo!!
nella passe, proprio all'ingresso del porto, i delfini ci danno il benvenuto...spettacolo! davvero una bella storia.
questa traversata del mar rosso rimarrà storica: farselo tutto al lasco, di cui la maggior parte sotto spi, è una cosa che quando racconteremo in giro non crederanno in molti. 1600 miglia da Salalah in 12 giorni. Ohhhh Silver!
..e la finestra meteo che ci ha permesso di arrivare fin qui in questa maniera si sta per chiudere: ancora 36 ore e ZAC, il vneto girerà da N e comincerà a soffiare 25/35 kt! che bucho di culo incredibile!
:-)
deciBelli in porto
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sabato 13 marzo 2010
giorno 11
SOG 7 COG 325
..nottata a motore nella cippa con un'umidità pazzesca. ne approfitto per finire di scrivere le mie due righe sul passaggio del golfo di Aden che spero di pubblicare al mio rientro. La luna ormai sorge veramente tardi e con lei, stavolta, si è alzato anche il vento. prima dell'alba su di nuovo il palloncino e il vento aumenta gradualmente durante le ore del giorno. La storia dovrebbe essere che più ci avviciniamo alle coste dell'Africa più dovremmo trovare vento e mare. Almeno questo è quello che sostiene il Meggiorin e questi dati sembrano essere confermati dai nostri grib e dagli eventi. Che galoppata oggi, raga! Anche 'stavolta grandi planate, ma l'onda non è abbsatanza lunga da permetterci di suerare i 13 nodi, qualche giorno fa planavamo a 15!! Intendiamoci bene, solo alcune planate sono così veloci, normalmente siamo sui 9 nodi e mezzo e sulle planatae siamo tra i 10 e i 12. Per andare oltre ci vuole un'alchimia di condizioni: onda di una certa altezza, con un certo periodo e con un certo angolo, tu che sei lì pronto a planare con la barca che va dritta e quindi non hai più bisogno di toccare il timone e...Vvvwwwowoooosssshhhhhhh!!! parti in una mega planata. Comunque non succede spesso di andare oltre i 12. di solito, a quel punto, si tira giù il palloncino, visto che vorremmo non rompere niente. ;-)
All'appuntamento radio abbiamo sentito l'Akoya che è sempre nella sua tempesta di sabbia, anche se il vento è ora di soli 35 kt fissi. Si sono spostati di 50 miglia a nord per andare in un ancoraggio il più lontano possibile dalla costa e prendersi un po' meno sabbia. Me li immagino all'uscita: maschere, sciarpe per proteggere le vie aeree, vele che si riempono di sabbia, come se fosse una specie di neve finissima, e navigazione in condizoni di visibilità minime, probabilmente meno di un miglio. evabbè, comunque stanno bene e 35 nodi non sono come i 50 fissi di ieri. non dico relax, ma senz'altro più tranquilli.
Nelle 24 h abbiamo fatto 139 miglia. considerata la notte a motore sotto i 5 nodi stiamo andando vermamente bene.
in questo momento siamo a 155 miglia da Port Ghalib dove probabilemnte arriveremo di notte, ancora una volta. Per questo oggi abbiamo schiacciato sull'accelleratore e siamo rimasti con lo spi fino al tramonto, soprainvelati quel tanto da avere una media di oltre 9 nodi. In questi casi dei piloti non ci si può fidare, dobbiamo timonare noi. L'errore NON è consentito. Per carità, non è che siano condizioni apocalittiche o particolarmente difficili, solo bisogna rimanere belli concentrati tutto il tempo, senza far tirare stiocche allo spi. Così alla sera (un paio d'ore fa) abbiamo tirato giù il palloncino (rigorosamente in planata), tangonato il nostro genoa e dato i comandi in mano a C1. Tanto da poter cucinare, scrivere il blog, fare la meteo...senza quell'attenzione che ti impedisce di fare tutte queste cose. La notte la passeremo a fare turni tranquilli, in sicurezza, col maggico (alla romana) C1 ai comandi...
Può essere che, se il vento non molla e domani ritiriamo su il palloncino...può essere, dico, che arriviamo addirittura prima del tramonto, il che non sarebbe male...in'ch'allah.
Queso nuovo pilota elettrico 'sta lavorando proprio bene e, in condizioni di vento moderato, riesce a portare deciBel sotto spi molto, molto bene. Solo, non vorrei si offendesse C1..ma no stasera, quando abbiamo tirato giù spi e dato i comandi a lui sembrava voler dire...vedete? quando avete bisogno di uno vermente di cui fidarsi, vi tocca lasciare fare a me. ed è così. ora fa tutto lui, un pelo più poggiato di quanto potrebbe fare una persona mediamente stanca. tenendo una media e una rotta incredibilemtne stabili.
Intanto abbiamo apssato anche il confine del Sudan e siamo ormai in acque egiziane. non nelle acque territoriali, però siamo qui davanti. Port Ghalib: arriviamo.
deciBelli a tavoletta.
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venerdì 12 marzo 2010
giorno 10
SOG 5.6 COG 345
eccoci qui. come avete visto dalla foto di oggi, abbiamo ancora il palloncino a riva, tanto che oggi sono andato a fare un giro in testa d'albero (visto che il mare era piuttosto calmo) per controllare che tutto fosse a posto. va abbastanza bene ma c'è un po' di usura sul bozzello della drizza spi, d'altra parte 'ste ultime 4000 miglia abbiamo usato davvero molto sia spi che gennaker. A Port Ghalib farò un piccolo intervento là sopra a sistemare un paio di cosucce...
e intanto saliamo sempre più di latitudine, le notti sono sempre più buie e la luna si fa vedere sempre più tardi e sempre più piccola, morale sempre più a lungo siamo in compagnia delle sole stelle. La polare è sempre più alta sull'orizzonte e la croce del sud sempre più bassa...temo che ora che arriviamo a Safaga non la vedremo più, o comunque ora che entriamo in mediterraneo ciao. sob.
queste notti, da quando siamo entrati in mar rosso, e quindi da quando c'è un certo traffico navale di una certa intensità, purtroppo siamo testimoni di una triste usanza. I marittimi passano TUTTA la notte a fare i cretini sul vhf. sul 16 senti la radio (musica proprio) e pakistani, indiani e filippini che si insultano tutto il tempo. che tristezza...oltre che rompere le palle a tutti ci tocca spegnere la radio sennò chi è di riposo non riesce a dormire. brutta storia l'ignoranza. Pensavo che in Italia fossimo messi davvero male, ma da 'ste parti è molto, molto peggio...è proprio vero che al peggio non c'è mai fine.
Al peggio non c'è mai fine, già...pensate che mentre noi siamo qui col palloncino in 10/15 nodi d'aria, l'Akoya è fermo all'ancora in 6 metri di fondo, con giù 100 metri di catena in una tempesta di sabbia che soffia costantemente a 40/50 nodi da oltre 12 ore e non sembra diminuire neanche un pochino! Per uscire devono mettersi la maschera e il boccaglio sennò in un attimo si bruciano gli occhi, quando rientrano sottocoperta è un delirio di sabbia finissima, del talco diciamo, che si appiccica dappertutto...poveri. e pensae che avremmo potuto essere lì con loro...'stavolta ci 'sta andando davvero molto bene. Ma l'incredibile finestra meteo 'sta per chiudersi. eh sì, a 120 ore le previsioni danno il famigerato NW che imperversa costanetmente da queste parti e noi siamo qui che strambiamo negli scarsi per poter arrivare a Safaga con ancora del vento portante, prima che si scateni il putiferio! così facciamo programmi e previsioni. La storia è questa: atterreremo su Port Ghalib, faremo i documenti di ingresso, acqua, nafta, cambio olio motore, lavoretto in testa d'albero e subito, dico SUBITO dopo, ci rimetteremo in mare a sfruttare quel che rimarrà di questa vera e propria benedizione da SE. Se tutto va come dovrebbe andare e se le previsioni ci prendono (e per ora ci prendono di brutto) dovremmo arrivare a Safaga, che è 70 miglia più a nord di Port Ghalib, una decina d'ore prima del cambio di vento. che dire? sembra proprio che qualcuno lassù ci stia tenendo d'occhio e ci voglia aiutare. Ci siamo promessi di fermarci a Port Ghalib solo lo stretto indispensabile: se riusciamo a fare il tutto in 5 o 6 ore (max 12) allora facciamo bingo 'stavolta. incrociate le dita, raga!
..e ci sono anche altri a cui le cose non sono andate così bene: all'appuntamento radio il Miaplacidus (che è ancora ad Aden) ci ha accontato che il Vasco de Gama partito da Massawa ha subito un forte contagio di Dengue! pare che il 70% degli uomini (non si sa perchè le donne no) sia stato infettato di Dengue durante la sosta a Massawa! che brutta storia...la dengue è proprio una brutta bestia. tra l'altro 'sta gente si appresta a traversare il mare Arabico per andare verso Maldive e Thailandia...non voglio immaginare se, in traversata, a qualcuno viene un attacco...che paura...meno male che non ci siamo fermati noialtri...
ah, dimenticavo, stamattina all'alba abbiamo messo giù le lenze e neanche un paio d'ore dopo un bel barracuda di 80 cm era già sfilettato a marinare nel tupperware! Di solito se abbocca un barracuda lo ributto in mare perchè è un pesce troppo TROPPO pericoloso: le probabilità di prendersi la ciguatera mangiandosi un barracuda sono altissime. Ma in mar rosso la ciguatera non c'è: si può mangiare qualsiasi cosa si pesca. e allora perchè no? tutto sommato il barracuda è anche buono, se cucinato come si deve e io era dal 1995 che non ne mangiavo più. sostanzialmente dall'ultima volta che ero da queste parti...la fortuna sembra sorriderci. sarà il super equipaggio, sarà quel che sarà, ma è evidente che circolano delle buone energie qui a bordo, così buone che anche intorno a noi le cose vanno così bene che di più non si può chiedere...bella storia! perdipiù siamo anche dentro alla corrente favorevole...che culo!
deciBelli fortunati
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giovedì 11 marzo 2010
giorno 9
SOG 6.0 COG 330
raga, che corsa! nelle 24h abbiamo fatto 174 miglia in avanzamento, tanta, tanta roba. specialmente se consideriamo dove siamo. Il mar rosso è universalmente noto per la sua bolina durissima che alla fine di un giro del mondo, mette a durisima prova barche ed equipaggi. Noi siamo ancora increduli per quanto ci sta succedendo: un SE dichiarato di 10/25 nodi che dura una decina di gg è davvero un evento più unico che raro. bella storia.
inatnto, per cercare di sfruttare al meglio la situazione e perdere il meno possibile quest'aria che ci spinge in su, le manovre a bordo si sprecano. Stiamo portando deciBel al meglio e il palloncino è quasi sempre su, se aumenta troppo tangoniamo il genoa. La media è molto alta e abbiamo anche beccato la debole corrente a salire che ci da un aiutino. WOW.
Poco fa abbiamo sentito l'Akoya: sono arrivati al loro ormeggio al confine tra Sudan ed Eritrea. Beh, si, ci spiace non essere lì con loro, ma d'altra parte qui non si può certo sbattere la porta in faccia a un vento così ben disposto nei nostri confronti.
All'appuntamento radio abbiamo scoperto che la Bora di trieste ha tirato giù le antenne di Grande Laguna, l'amico radioamatore che segue da anni gli italiani in giro per il mondo. Mannaggia, dev'essere stata davvero forte! Danilo del Morgana (altro radioamatore incallito) lo 'sta rimpiazzando al meglio...
Intanto qui a bordo si cerca, come si diceva, di sfruttare al massimo quest'aria così timoniamo parecchio. Normalmente lo spi se ne starebbe nel sacco e il lavoro lo farebbe C1P8, invece ora lo spi è sempre a riva ma ci tocca timonare a noi, che comunque non è male. le planate continue (alcune delle quali a 15 nodi!!) sono davvero entusiasmanti e, anche se un po' stancante, è un piacere timonare questa brava barca che ama così tanto correre al lasco.
Ormai alla nostra sinistra abbiamo lasciato indietro già l'Etiopia e l'Eritrea e ora siamo all'altezza di Suakin, in Sudan...stiamo camminando veramente bene. Le previsioni ci danno ancora almeno 96 ore di questo vento qui e visto che siamo a 465 miglia da Port Ghalib, se la meteo ci prende, dovremmo riuscire ad arrivare fino ad Hurghada al lasco. Dovremmo fare una piccola sosta tecnica a Port Ghalib per le formalità di ingresso, nafta e soliti stupidaggini, ma ci fermeremo lo stretto indispensabile: appena avremo fatto quel che c'è da fare ci rimetteremo subito in mare per sfruttare questo insolito SudEst.
Che botta di culo clamorosa, raga!
deciBelli paraculati
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mercoledì 10 marzo 2010
giorno 8
SOG 6.6 COG 350
che notte, raga! vento e (di nuovo) bioluminescenza da paura. vero sera il vento è aumentato di nuovo così abbiamo tirato giù lo spi e tangonato il genoa, poi è aumentato ancora e quindi via di sola randa con una mano. C1P8 ha fatto tante tante planate di cui una a 14.7! tanta roba, ma il record lo detengo ancora io: ieri sera, prima di ammainare, siamo scesi su una planata lunghissima a 15.1, che figata! l'unico "porblema" è che 'sto mar rosso, lì dove eravamo noi ieri sera, fa al massimo 70 metri di fondo quindi 'sti 30 nodi d'aria alzavano un'onda ripida e potente, motivo per cui si planava così bene. Dopo l'ammainata di spi abbiamo strambato mure a dx (che dovremmo tenere fino all'arrivo, teoricamente) per portarci fuori dai bassi fondi e andare a navigare nel bel mezzo, dove i fondali sono sui 200/300 metri, dove quindi il mare è più ordinato, ma dove c'è inevitabilmente il traffico navale. Molti se la menano a navigare in mezzo alle navi, io (magari sono matto) non ho mai avuto tabù a questo riguardo, mi sembra una cosa abbastanza normale. le vedi, si capisce bene dove vanno, e via...not a big deal. A parte uno stronzo che ci ha puntato contro tutto il tempo e, nonostante averci parlato per radio, è passato a 50 mt da noi, tutte 'ste navi, al limite, tengono anche compagnia e aiutano a rimanere svegli. Abbiamo deciso di stare qui in mezzo perche qui c'è un fiumiciattolo di corrente a favore che va dai 0.75 ai 2.5 nodi che non ci fanni di cert schifo, anzi vogliamo prendere anche quello. dopotutto un nodo di corrente costante dopo quatto giorni si traduce in 96 miglia fatte in più, mica robetta (specialmente per uno che punta a rivedere moglie e bambini al più presto).
Notti con uno spicchietto di luna piccolo piccolo che sorge poco prima dell'alba, notti nere, bioluminescenza da paura, delfini fosforescenti che vengono a giocare con deciBel che plana a 10 nodi abbondanti a ogni onda che scende, notti tappezzate di stelle, sono così tante che si fa fatica addirittura ad individuarle. bioluminescenza, stelle, delfini e barca lanciata a briglia sciolta: veramente uno spettacolo unico. ho anche provato a fare delle foto e dei filmini, ma non si vede un accidente, vi toccherà credermi sulla parola, sennò venite a navigare con me per vedere con i vostri stessi occhi. ;-)
si parla sempre di C1P8. C1 di quà, C1 di là...penso sia venuto il momento di tessere le lodi anche del nuovo elettrico che, da quando gli abbiamo montato il pezzo arrivato a Salalah, funziona egregiamente. Intanto TUTTA la tratta in convoglio ha timonato lui, svolgendo un compito pressoché impeccabile. Si vede che son passati 17 anni dall'elettrico precedente...'sto qui timona meglio e consuma quasi niente...sono molto soddisfatto anche di lui. chiaramente ad ogniuno il suo: ci sono certi lavori che sono da C1P8 e altri da elettrico. per esempio ora siamo sotto spi, con una mano alla randa, in 15/20 nodi d'aria e...beh, l'elettrico in queste condizioni è più preciso di C1, non c'è niente da fare, ma stanotte, per esempio, quando c'era onda forte e ventone a trenta nodi...beh, quello era pane per i denti di C1, e così è stato. insomma ci sono lavori da C1 e lavori da elettrico, così switchiamo da uno all'altro a seconda della necessità. che bello avere due piloti funzionanti...lusso sfrenato!
siamo andati su bene...nelle 24h abbiamo macinato 190 miglia. All'appuntamento radio con Akoya eravamo a 6 miglia di distanza...li abbiamo anche avvisati che noi avremmo tirato dritto su Port Ghalib e loro, ovviamente, non hanno fatto una piega. capiscono perfettamente che la situazione è veramente speciale e assolutamente da non perdere. 'sta depressioncina dalle parti dell'Etiopia ci da una circolazione ciclonica pulita da SE che dobbiamo sfruttare al massimo, quindi si cerca di fare camminare la barca al meglio, ma sempre in sicurezza che navigare in cerca di guai non ci piace.
Anche stasera dita incrociate all'appuntamento meteo per sperare di vedere le freccette dei grib orientate nel modo giusto. c'è di buono che sembrerebbe una situazione stabile. evvai, approfittiamone.
deciBelli di corsa
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martedì 9 marzo 2010
giorno 7 - entrati in mar rosso!
SOG 8 COG 315
visto? rimettiamo la nostra posizione: siamo definitivamente usciti dalla zona a rischio pirateria, EVVIVA!!!
e per di più siamo anche ufficialmente entrati in mar rosso! e siamo già un bel po' dentro...
ieri ci siamo staccati dagli altri e abbiamo continuato con Gigi dentro a Bab el Mandeb. poca aria, su lo spi.
c'era da stare svegli e fare attenzione quindici ci siamo anche visti un film per ingannare l'attesa.
nelle ultime 24 ore c'è stato davvero tanto da lavorare qui a bordo: siamo entrati nello stretto sotto spi, poi l'aria, come previsto, è aumentata e quindi giù spi...randa una mano, genoa tangonato, poi due mani, il tutto in mezzo al passaggio delle navi in un corridoio navigabile stretto strett, un bel lavoretto. stamattina 30 nodi abbondanti d'aria e noi di solo genoa con planate a 12, 13...record odierno 14.7!!! tanta roba, eh? ;-)
Nelle ultime 12 ore abbiamo tenuto una media di 9.5 kt!!! stiamo andando a canna morta (come direbbe qualcuno).
Passate le isole Hanish il vento è andando dimiuendo gradualmente e ora abbiamo dovuto ridare spi per approfittare di questo bel vento da S, il tutto in mezzo a scogli e scoglietti. insomma 24 ore belle impegnative: tante manovre, tante navi, tanti cambi di velatura, tante strambate e tanti scogli da evitare e quindi inevitabilmente poco riposo. e poi dicono a bordo non facciamo mai nulla...
nel momento del massimo del vento (e del mare) oggi un simpatico frangente ha deciso di entrarci a bordo fracicando tutto, cucina, bagno, dinette...ogni tanto succede, ma niente di grave, solo un po' d'acqua salata in giro e qualche cuscino umido.
sono 24 ore che cerchiamo di acchiappare l'Akoya ma il baltic 60 è davvero troppo grosso e potente per noi, nonostante l'impegno che ci mettiamo. e così mentre loro se la sciallano sottoinvelati (aspettandoci) sotto pilota automatico a leggere libri e cucinare manicaretti, noi siam qui a farci un mazzo così (anche se è un bel mazzo!) con i due cudighel avvelenatissimi e super competitivi! anzi, a dire il vero, solo uno dei due cudighel è così avvelenato: Mat. Rasta Abo, come è naturale, non gliene può fregare di meno...sai com'è...rastaman!
Siamo attualmente a 813 miglia da Port Ghalib, dove faremo le formalità di ingresso in Egitto, poi altre 70 miglia a Safaga e altre 30 per Hurghada. Qui a bordo siamo con le dita incrociate ad ogni previsione meteo che riceviamo perchè sembra, dico sembra, che ci sia in corso una finestra meteo più unica che rara per noi: rischiamo di avere venti portanti fino a Hurghada e non potendo certo sbattere la porta in faccia a un'occasione così mi sa che salteremo la sosta che avevamo previsto di fare con Gigi e Irene per non perdere l'irripetibile occasione. Di solito il mar rosso, da Port Sudan in poi, lo fai tutto col vento in faccia e le miglia sono tutte da guadagnare e il conto è spesso salato. se davvero 'sta finestra rimane aperta come sembra rischiamo di fare tanta tanta strada in poco tempo, sarebbe davvero una splendida ricompensa per il pegno pagato con la sosta di 13 gg a Salalah. d'altra parte c'è sempre uno scotto da pagare e stavolta noi abbiamo pagato in anticipo!
900 miglia a Safaga...chissà quanto ci metteremo a farle. se ci dice bene (ma bene bene) magari in 6 gg siamo lì. vi terremo aggiornati!
deciBelli a canna morta!
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lunedì 8 marzo 2010
giorno 6
Poco fa, all'appuntamento radio, abbiamo sentito Claudio del Miaplacidus placidamente ancorato nella rada di Aden...ecco il convoglio è andato benissimo, stanotte o domattina all'alba dovremmo fare lo stretto, da cui distiamo ormai solo 63 miglia. deciBel ha ripreso il suo passo naturale, finalmente la randa è tutta su e il log segna sempre 7 o 8 nodi, con qualche planatina a 10 o 11, ahhhhh.... :-)
il convoglio è andato bene, si diceva, e gli unici abbordaggi che ci sono stati li abbiamo fatti noi ieri. sì, per salutare il Miaplacidus e Calimera ci siamo accostati a vela e gli abbiamo passato un CD con su le foto che abbiamo fatto durante questi 6 gg di traversata insieme, sennò chissà quando ci rivedremo. Stamattina siamo finiti in un gruppo di pescatori locali, per niente interessati a noi e, ancora una volta, 'sta storia dei pirati non riesce ad impensierirci più di tanto. saremo matti? può darsi, ma vi assicuro che tanto ero preoccupato prima della partenza dall'Italia, tanto sono rilassato qui, ora. è proprio vero che è solo sul posto che ti rendi conto effettivamente di come è una situazione. Il problema della pirateria interessa le navi non noi. sì, è vero che ci sono stati episodi in cui i velisti sono stati attaccati, ma è anche vero che ogni anno partono circa 200 barche da Salalah e non ci sono mai stati incidenti. poi ci sono le barche che vanno in direzione opposta..e anche lì zero incidenti. Domani parte un Vasco de Gama da Aden diretto a Salalah e, nel contempo, arriverà a Aden il Vasco de Gama partito da Salalah il 4. tante barche a vela da queste parti. Se i pirati avessero qualche interesse in noi sai quante ne avrebbero prese già? hai voglia....
All'appuntamento radio di poco fa abbiamo appreso che il Vasco de Gama partito da Salalah il 4 è a 150 miglia da Aden e che il clima è tutt'altro che relax. pare siano tutti piuttosto tesi e poco collaborativi...ma che strano, eh? 20 barche a vela che navigano di conserva...una vera follia! pericolosa tra l'altro, a mio modo di vedere le cose...siamo proprio contenti di aver fatto la nostra scelta di mini convoglio e, se mai qualcuno che legge queste righe dovesse fare lo stesso tratto di mare gli dico: amico, cercati 2 o 3 barche e partite tranquilli, che 20 barche insieme devono essere un vero delirio! nella tratta appena fatta non abbiamo incontrato anima viva ed è stata un'interessante esperienza, non tanto dal lato tecnico quanto da quello umano. bella storia. Lo rifarei tranquillamente...
inatnto i grib continuano a darci condizioni e vento favorevoli fino a 25°N nel mar rosso, quindi dovremmo (il condizionale è d'obligo) andare su come delle lippe, almeno per le prime 500/700 miglia. :-)
E quindi andremo su diretti. Ci fermeremo soltanto una notte in un posto che conoscono gigi e irene per salutarci e passare una serata insieme, poi loro saranno a Port Sudan (devono fare un mese di charter) e noi andremo diretti su Port Ghalib dove arriveranno carlotta e i bambini! WOW! :-)
mar rosso...arriviamo!
deciBelli sconvogliati
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domenica 7 marzo 2010
giorno 5
notte stupenda, come vi ho già detto.
bella giornata oggi, anche se non c'è molto da aggiungere: soliti bagnetti mattutini a poppa, bucato, lavaggio capelli di Abo (questo è un lavorone!) e molto cazzeggio...tzatzichi a pranzo e caponata di peperoni già preparata per cena (una robina leggera, eh?) con rimasuglio degli spaghetti alla chitarra di avant ieri.
ormai navighiamo sempre più vicini tra di noi. cominciamo a prenderci gusto e anche un po' la mano, così la giornata è passata a farci le foto che, dopo aver masterizzato sui dischetti, abbiamo passato a Miaplacidus e a Calimera con manovra di accosto a vela. ne abbiamo approfittato oggi perchè il vento adesso andrà aumentando gradualmente fino a Bab el Mandeb. domani queste due manovre di accosto sarebbero state senz'altro un po' risky...
ora siamo a 112 miglia da Aden che passeremo domani. probabilmente domattina all'alba il "convoglo miaplacidus" si dividerà: Calimera e Miaplacidus atterreranno a Aden, Akoya e noi tireremo dritti su per il mar rosso, approfittando di questo vento che sembra volerci in qualche modo premiare per questa tratta quasi conclusa, impegnativa psicologicamnte e tecnicamente frustrante.
eccoci qui con le nostre brave tre mani alla randa in questo ENE 3/4, facciamo quasi 5 nodi ed è difficile rallentare ulteriormente. quando il vento aumenterà mi sa che toccherà dare gas e dividerci...
in giro, a parte noi, non c'è anima viva, ma il VHF continua a gracchiare sul 16 con le navi della coalizione. la sensazione è quella di essere abbastanza protetti, sentirli per radio è in qualche modo rassicurante e navigare insieme, così vicini, è comunque una bella cosa. mi sembra che il morale generale del convoglio miaplacidus sia molto buono. bene, bene...
mar rosso...arriviamo!
PS ah, i numeri di oggi (da giocare rigorosamente al lotto): fatte 110 in avanzamento
deciBelli scalpitanti
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sabato 6 marzo 2010
aggiornamento notturno
stasera è davvero bellissimo.
l'aria che è entrata è riuscita a ripulire per benino tutto il cielo da tutte quelle nubi da umidità che ci sono state fino a stamattina e ora il cielo è tersissimo, pieno zeppo di stelle. PIENO ZEPPO, capito?
stellata da paura.
da p a u r a !
in giro non c'è anima viva, a parte noi 4 che, iper-sotto invelati, siamo riusciti finalmente stare belli compatti.
il vento è aumentato un po' (ora NE4/5) ed è sempre più impegnativo frenare deciBel, che come gli dai un po' di vento al lasco comincia a correre a più non posso. In questo momento siamo in poppa piena, tre mani alla randa e un pezzettino piccolo così di genoa tangonato per riuscire a mantenere la stessa velocità del Miaplacidus. Però tutto questo è anche molto bello. in questa notte "nera come il petrolio" sotto un cielo di stelle metallo (e dai, passatemela questa) le 3 luci di via che vediamo dietro di noi sono sempre lì, a mai più di un miglio. si muovono quasi impercettibilmente. non sai se stanno allontanadosi un pelo o avvicinandosi un pelo, e comunque lo capisci nel corso delle mezz'ore...siamo davvero vicini ora che siamo riusciti ad affiatarci in questa insolita navigazione, raramente siamo a più di un miglio l'uno dall'altro. e vi assicuro che un miglio di distanza è davvero poco di notte! le barce sono "lanciate" (se così si può dire di una barca iper-sotto invelata) nel nero della notte verso Aden, che ormai dista a 200 miglia esatte. navighiamo a una ventina di miglia dalla costa. unica luce visibile, a parte noi, una forte luce gialla al traverso, molto lontana, con relativo bagliore, sembra ci sia una città in costa. invece no: è una piattaforma petrolifera e dev'essere gigantesca. riconosco la fiamma guardandola al binocolo e immediatamente mi ricordo del mar rosso, nel 1995. eh sì, è pieno di piattaforme petrolifere in mar rosso e questa è la prima che vediamo. è meglio che cominciamo ad abituarci fin da subito perchè lassù, specialmente verso la fine, è davvero pieno zeppo. ma il vero problema saranno quelle dismesse, che sono senza fiamma e senza luci di alcuna sorta. praticamente un gigantesco scheletro di ferro piantato lì, in mezzo al mare. ma questo sarà un problema di cui occuparci al suo momento. mancano ancora svariate centinaia di miglia prima di arrivare in mezzo alle piattaforme...
e intanto qui, Abo e Matteo riposano e io butto giù 'ste due righe al carteggio. tutto spento sottocoperta, unica luce la mia frontale rossa che ilumina la tastiera del computer. silenzio. la barca rolla molto per via della velatura e si sento solo lo shhhhhhhhhhhh dell'acqua che scorre lungo lo scafo. ogni tanto esco a vedere se i nostri compagni di avventura si avvicinano o allontanano. insolita questa navigazione, si diceva. al tramonto esultavamo perchè finalmente "andavamo bene". "bene" nel senso che riusciamo a gestire le nostre velocità e le nostre rotte in maniera da avere le barche sempre lì, virtuamente ferme. in una condizione normale non si potrebbe certo dire che stiamo andando "bene", abbiamo una configurazione da 50 nodi in poppa e c'è si e no la metà dell'aria. i pattern della nostra formazione cambiano lentamente durante le ore. ora siamo noi davanti a tutti e abbiamo ulteriormente ridotto il genoa (ormai è quasi tutto chiuso) per far sì che gli altri si riavvicinino lentamente. Akoya è il più vicino a noi, Calimera (l'Amel) un pelo dietro e un po' più scostato, visto che a bordo dono solo in due e nicole non ci capisce un granché, Jean si tiene un pelo più lontano. Miaplacidus essendo la più piccola delle ns barche, è la più lenta ed ora è dietro tutti, ma vi assicuro che stanno facendosi un mazzo tanto per far camminare il più possibile la barca e renderci la vità più facile. è un lavorone per tutti, ognuno fà del suo meglio e stasera abbiamo anche un palcoscenico da urlo! tra l'altro grande atmosfera di relax qui a bordo...tutti tranquillianche gli altri...Akoya, Calimera, Miaplacidus...ogni tanto comunichiamo via VHF e ormai c'è un certo affiatamento anche in radio, battutine e cazzate varie, buttate lì in frequenza, usando due parole per non parlare troppo e lanciandoci piccole stuzzicatine tra le righe...bella compagnia questa qui. Siamo davvero contenti di aver deciso di farci un mini convoglio per i fatti nostri, non posso (e non voglio) immaginare quelli che sono partiti due gg fa da Salalah in 20 barche! ma ti immagini il casino? 20 barche da tenere in formazione...mi sembra persino pericolosa 'sta cosa...
il nostro convoglio di sole 4 barche, il "convoglio Miaplacidus", ci dà abbastanza sicurezza psicologica ed è ancora gestibile a livello navigazione. Quelli del Vasco de Gama (il convoglio di 20 barche di cui sopra) li abbiamo sentiti per radio stasera e anche loro stanno passando sottocosta, la stessa scelta nostra, sembra la più gettonata quest' anno.
ora che stiamo avvicinandoci a Aden, il budello si stringe e ci avviciniamo sempre più anche all'IRTC che è ormai a una quanrantina di miglia scarse da qui, e si sente! il VHF ha cominciato a gracchiare sul 16..."all ship, all ship, all ship, this is coalition warship, coalition warship, this is IRENE coalition warship. if you see any suspect activity please report immediately warship on channel 16". questa chiamata passerà almeno una volta ogni dieci minuti e ogni volta è una nave diversa alla radio, ce ne devono essere a dozzine qui vicino per sentirle così al VHF! a ogni nave che passa chiedono se hanno visto qualcosa. per ora le navi hanno tutte risposto negativamente. questa "presenza" della coalizione è davvero forte anche se qui non si vede nulla, a parte una piattaforma petrolifera che lentamente scapola a dritta e le ns 3 luci di via alla poppa.
tra noi 4 "lanciati" nel deserto liquido notturno e le navi della coalizione a portata di VHF (quindi a non più di 15 minuti di elicottero da noi) ci sentiamo davvero tranquilli e sicuri.
volete un'altra buona notizia? bene, i grib prevedono un bel vento per i prossimi gg quindi, avendo il serbatoio quasi pieno, tireremo dritti dentro Bab el Mandeb insieme all'Akoya 90 su 100. vogliamo esagerare? rischia che abbiamo vento favorevole fino a Port Sudan e oltre! occhio che se è davvero così 'stavolta spingiamo sull'acceleratore per benino e facciamo sfogare deciBel. dopo tutto questo frenare, d'altra parte, anche lei sente il bisogno di farsi una corsetta...
anche noi ;-)
deciBelli notturni
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giorno 4
..e così, nelle 24h, abbiamo fatto 152 miglia in avanzamento. ah, che sollievo vedere la barca che si muove!
va anche detto che quando si è alzata l'aria, verso mezzanotte, il gruppo si è sfaldato e sembrava impossibile ricompattarlo così, all'alba, le barche davanti (Akoya e noi) si fermano in cappa per fare in modo di riavvicinarsi e, da quel momento in poi, riusciamo finalmente a stare insieme, vicini, tutto il tempo. l'avevo detto io: impareremo a stare vicini quando saremo ormai arrivati. certo è difficile navigare alla stessa veloctà con barche così differenti, ma in un modo o nell'altro ci riusciamo comunque. purtroppo la fastidiosa corrente contraria si è ripresentata ma meno castrante di quella dei giorni passati, navighiamo ora a 4.5 kt verso la meta (Aden) che dista ancora 227 miglia. non avete idea che sollievo sia vedere la distanza che, nonostante tutto, diminuisce, questa volta.
Ieri sera pasta fresca fatta in barca (per uccidere la noia della navigazia a motore): spaghetti alla chitarra! molto buoni, ma purtroppo la nostra mitica Imperia, che vive a bordo dai tempi della nostra partenza, ieri sera ci ha mollato: gli ingranaggi interni hanno fatto CRACK all'improvviso...shit! così abbiamo dovuto continuare col mattarello...otto anni di permamenza a bordo hanno messo a dura prova anche lei...e vabbè, appena possibile la rimetteremo in sesto con i ricambi che dovremo recuperare in qualche modo in italia. mi sa che fino a Finike di pasta fresca non se ne farà più. pazienza...
la situazione attuale è questa: Miaplacidus naviga con gennaker e randa piena, Akoya tre mani alla randa e un pezzettino di yankee tangonato, Calimera randa e genoa tangonato, noi randa due mani e un pezzettino di genoa tangonato. è davvero dura navigare così sottoinvelati ma l'esigenza di stare vicini per il convoglio ce lo impone. quattro barche vicine sono molto dissuasive per un eventuale malintenzionato, non dimentichiamolo...
il morale di bordo rimane buono e vedere il nostro punto nave avvicinarsi alla meta, sulla carta, è davvero confortante!
anche far riposare il motore è un bene. tra l'altro se riusciamo a risparmiare un po' di nafta magari davanti ad Aden decidiamo di tirare dritto su Bab el Mandeb (lo stretto ingresso a S del mar rosso). se il vento non ci molla, e non dovrebbe mollarci, ce la facciamo a tirare dritto. nel caso, andremo su diretti con l'Akoya, mentre Calimera e Miaplacidus entreranno comunque a fare scalo lì ad Aden. Se facciamo fuori troppa nafta sarà necessario fermarsi.
inch'allah
deciBelli pesantemente sottoinvelati
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venerdì 5 marzo 2010
giorno 3
ieri notte delfini a go-go, all'interno della barca si sentivano i loro canti perfettamente.
quando racconto questa storia spesso non mi credono, ma i delfini si sentono. eccome. Ormai sono anni che prima li sento poi li vedo. basta che li senti una volta e poi non te lo dimentichi più il loro canto, da quel momento in poi i delfini prima li senti e poi li vedi, a meno che qualche esemplare burlone non decida di saltarti davanti al naso.
stamattina (sempre a motore) una balena è emersa a pochi metri dall'Akoya, noi abbiamo visto solo il suo tipico spruzzo.
da quando il vento ha mollato del tutto (o quasi) siamo in formazione strettissima, in modo da dissuadere eventuali malintenzionati di cui, fortunatamente, non se ne vede l'ombra. d'altra parte stiamo entrando nella zona più calda, anche se non credo proprio che siano interessati a noi, come si diceva qualche gg fa.
e poi, finalmente, la corrente è girata a favore! evviva! come previsto, usciti dalla batimetrica dei 1000 mt siamo entrati nel fiume giusto e ora abbiamo un nodo a favore, ahhhhhhhhhhh che solllievo.
nelle 24h abbiamo fatto 99 miglia, uno schifo ma comunque meglio di ieri. ora siamo a 336 miglia dall'arrivo e vedere le miglia che scendono è un vero sollievo. A bordo il morale è ottimo, ieri sera addirittura ci siamo fatti film e pop-corn, tanto c'è corrente in abbondanza, radar acceso, frigo, birrette, cippa, etc...cos'altro potevamo fare? ;-)
oggi, nei timidi refoli, abbiamo fatto qualche ora col gennaker, ma 'sto vento non tiene proprio. tra l'altro c'è un'umidità pazzesca e un bel caldone: alle 9 di mattina 31,9° sottocoperta e ora il cielo si 'sta coprendo di nuovo. al mattino i bagnetti sullo specchio di poppa sono un must, anzi una necessità.
intanto i due "cudighel" continuano ad armeggiare con forbici, fili, aghi, colle, e tessuti...
ora vi spiego il perchè del "cudighel". è molto semplice, diciamo che è l'espressione in assoluto più sentita, qui a bordo. ogni tanto senti Abo o Matteo che esclamano "cudìghel!" (tipica esclamazione bergamasca) e ormai 'sto cominciando anch io...ecco come è uscito fuori il "cudighel" :-)
ecco
per oggi è tutto
(del resto non succede niente, qui)
Ah, dimenticavo: oggi abbiamo visto volare vicino a deciBel un Upupa. strano, eh? lo abbiamo pensato anche noi: ma cosa diavolo ci fa un Upupa in mezzo al mare? boh? Abo ne ha vista una anche ieri...eppre siamo a una ventina di miglia abbondanti dalla costa.
deciBelli accaldati
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giovedì 4 marzo 2010
2 giorno - aggiornamento
Il gruppo, che si è sfaldato durante la notte, si sta ricompattando proprio ora, visto che cominciano ad esserco in giro i famosi barchini dei pescatori...comunque tutto tranquillo: Miaplacidus ha scambiato sigarette e coca cola per un tonno, l'Akoya si è fatto mandare i pescatori dal miaplacidus in mod da avere del pesce fresco. Pescatori, brava gente. Oggi si pensava: con 'sta storia dei pirati chissà quanta brava gente viene trattata a pesci in faccia, addirittura a casa loro...sicuramente qualche balordo in giro ci sarà anche, ma questi lo vedi da lontano che stanno sudandosi la pagnotta.
Sempre a motore, ma una bava di vento da S si sta alzando, dovrebbe girare lentamente SE e rinforzare. speriamo perchè è una noia mortale navigare a motore...e meno male che il pilota elettrico nuovo funziona alla perfezione ora.
Intanto si mangia tzatziki (o come si scrive) e omelette al formaggio, con 'sto caldo non si riesce a fare di più.
La corrente contraria non ci ha ancora abbandonato, ma finalmente abbiamo passato Ra's Fartak e ora siamo a 440 miglia da Aden. Stress emotivo a bordo: zero, solo un po' di noia...tant'è che i due "cudighel" (i due bergamaschi di bordo), incapaci di stare con le mani in mano, si sono messi subito a produrre buste portatabacco, coperture per iPod, etc...
Stiamo per entrare nella zona più a rischio (tra i 49° e i 46° di longitudine), ma è tutto tranquillo da 'ste parti, il gruppo è compatto e, ora che siamo tutti a motore, forse riusciremo a tenere la formazione un po' meglio di quanto abbiamo fatto fin'ora.
Oggi grandi docce sullo specchio di poppa, grandi pisolini e tanto relax.
addirittura due report in un giorno...tanta roba, eh?
deciBelli smotoranti
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giorno 2
facciamo 5.5 a motore, ma solo 4kt sul fondo, c'è ancora 1,5kt di corrente contraria, e questo da ieri sera...che palle!
i numeri di oggi sono veramente poco eccitanti:
mancano 460 miglia
fatte nelle 24h 99miglia, di cui 28 in avanzamento. sob.
questo diavolo di Ra's Fartak ci ha fatto penare e ieri abbiamo tirato bordi tutto il giorno per cercare di passarlo, avanzando zero. poi il vento ha mollato ed è stato quasi un sollievo acendere il motore. peccato solo per la corrente contraria...
ora siamo al traverso del capo e arranchiamo stancamente per cercare di stare attaccati agli altri.
a vela faciamo fstica a rallentare abbastanza da stare tutti vicini, a motore facciamo fatica a stare dietro agli altri.
meno male che con tutto 'sto motore il frigo è ghiacciato, così come le birrette...
deciBelli nella cippa
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mercoledì 3 marzo 2010
giorno 1
beh, intanto vi passo i numeri, così vi rendete conto da soli...allora nelle 24 ore abbiamo fatto ben 106 miglia, di cui 91 in avanzamento. :-( e in questo momento ce ne mancano 487 a Aden.
è tutta la notte che navighiamo un pelo sottoinvelati per stare tutti vicini e, più o meno, alla stessa velocità, ma per tutta la notte abbiamo avuto 2 nodi abbondanti di corrente contraria, bleah!
navigare così vicini non è per niente semplice e non possiamo non pensare al mega convoglio da 25 barche...ma come diavolo faranno?
lo sappiamo, lo sappiamo: per stare così uniti in formazione vanno tutti, per tutto il tempo, a motore magari incrementando con un po' di vela. a Salalah se vedi la quantità di taniche di nafta che imbarca la gente pensi che stia scoppiando una guerra. tutte 'ste taniche in banchina, gli equipaggi che se le cammellano a bordo col dinghi, le battagliole invase da decine di taniche per parte....noi, per lo meno, siamo a vela da quando siam partiti, non abbiamo metri e metri lineari di taniche in falchetta (cosa, per altro, sconsigliabile) e, nonostante le oggettive difficoltà a mantenere unito un gruppo di barche così diverse, navighiamo in (quasi) totale relax e utilizziamo poco o niente il motore, almeno per ora.
il nostro gruppo sembra sfaldarsi di giorno per ricompattarsi di notte, ma si comincia ad avvertire un certo "affiatamento".
il cielo è coperto al 50% e di notte fa un bel freschino ci vuole la felpa e il gilé...è ben grigio qui fuori, neanche la luna (quasi) piena è riuscita filtrare dalle masse nuvolose.
oggi primo incontro con barchini locali: Calimera ha incontrato un gruppo di 5/6/7 barchette (delle lance coi fuoribordo, quelle che si usano da 'ste parti, per intenderci) di pescatori che si sono subito avvicinati ad offrire pesce. niente di più, a parte un paio di navi avvistate nella notte. tutto sembra molto tranquillo.
ogni barca vive per sé e si cerca di comunicare poco in VHF. se c'è qualcosa di importante da decidere (ma cosa ci sarà mai poi di così importante?) lo facciamo sull'SSB. depistamento totale.
Ah, dimenticavo...siamo di bolina! a tirare bordi per scapolare Ra's (capo) Fartak...bello eh?
meno male che i grib prevedono un graduale giro a NE, ancora 24 ore di sofferenza o giù di lì, poi dovrebbe migliorare.
Ah, un'altra cosa: che bella la vita con le batterie nuove, è un'altra vita, davvero. Buffa anche 'sta storia: uno installa le sue batterie che, ovviamente, vanno da dio. poi, negli anni, le batterie perdono un pochino di capacità, ma non in maniera palpabile. uno non se ne rende neanche conto. però, intanto, negli anni, deve fare sempre più motore per caricarle e può permettersi sempre meno di affaticarle, solo che, appunto, non se ne rende conto. poi le cambi e godi! ecco che, ancora una volta, cerchiamo di vedere il lato positivo delle cose...siamo contenti di stare finalmente di nuovo in mare, siamo contenti di avere il nostro piccolo convoglio tutto italo-francese, onoriamo a più riprese il tonnetto di ieri sera e prendiamo con leggerezza ed ironia questa navigazione.
(in questo momento siamo di sola randa che aspettiamo di essere raggiunti dal resto del gruppo, prima che venga notte. intanto si cucina e ci si da dentro di computer)
decibelli convogliati
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martedì 2 marzo 2010
PARTITI!
Ma la cosa più importante è che siamo rilassati, a parte il navigare sotto invelati che è un po' una scocciatura. D'altra parte se si naviga insieme bisogna viaggiare all'andatura del più lento, non c'è niente da fare. per di più in questo momento abbiamo almeno un nodo e mezzo di corrente contraria, aspettiamo che si inverta con impazienza.
Il nostro soggiorno a Salalah si è finalmente concluso, dopo ben 13 gg di sosta. E pensare che volevamo fermarci al max 3 gg, poi il pezzo del pilota, poi le batterie...insomma va' così in barca, si sa quando si parte e non si sa quando si arriva, ma anche non si sa quando si parte, alle volte. Comunque di Salalah e dell'Oman in generale conserviamo un ottimo ricordo, nonostante la sosta forzata all'interno di un porto commerciale, che non è proprio il massimo della vita per una barca a vela. Nonostante tutto ciò non possiamo certo dire di esserci trovati male anzi, siamo stati sorprendentemente bene, soprattutto considerati gli ingredienti iniziali.
Gli altri partiranno tutti insieme il 4 marzo per fare il Vasco de Gama, cioè il convoglione iper organizzato simil militare. I ragazzi del DreamKeeper conosciuti alle Maldive saranno solo 2 gg dietro di noi e, con un po' di fortuna, li beccheremo su per il mar rosso, così come il catamarano e qualche altra barca con cui c'è stato più feeling.
Ancora una volta la partenza è un bel sollievo, mancano ancora 550 miglia ma sapere di avere Aden sulla ns prua ci da grande felicità, ahhhhhhhhhh.
CIAO OMAN!!
PS: aggiornamento del pmeriggio: abbiamo appena pescato un tonnetto. evvai!
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lunedì 1 marzo 2010
pronti (a partire domani)
è successo lo stesso a phuket e a uligamu, succede lo stesso qui.
ieri sera, nella riunione con le altre tre barche con cui faremo il passaggio di Aden (Miaplacidus, Calimera, Akoya), ci siamo messi d'accordo su una serie di cose e cosucce da rispettare all'interno del nostro mini-convoglio (frequenze radio, position report alle autorità, prassi in caso di sospetto/dichiarato attacco, formazione e zona di navigazione). Il nostro convoglio di 4 barche, per le autorità, si chiamerà convoglio "miaplacidus", visto che è Claudio che ha tenuto più contatti con la coalizione internazionale.
La parte più pericolosa, pare, sia tra i 46° e i 49° di longitudine, anche se le statistiche bisogna prenderle con le pinze, soprattutto in questi casi (sono basate sugli attacchi alle navi). Abbiamo deciso che navigheremo a 10/15 miglia dalle coste dello Yemen, che terremo le luci di navigazione che si vedono solo da vicino, che staremo a non più di mezzo miglio di distanza, etc...
siamo pronti, ma tutti hanno preferito partire martedì mattina presto (alle 6:30!) piuttosto che lunedì sera. ci adeguiamo.
Il gruppo è abbastanza rilassato sulla problematica della pirateria e questa è una buona cosa, sarebbe stato un delirio partire con un gruppo di invasati!
Gigi e Irene (erano anni che non ci vedevamo) sono fikissimi, come sempre, e la loro barca, essendo la più grossa, chiuderà le fila del convoglio. Miaplacidus che è la più piccina, lo aprirà. Ai lati Calimera (un Amel) e noi. Ci sarà una luna piena gigante che ci renderà un pochino più visibili, ma ci aiuterà non poco a tenere le distanze in piena notte. VHF sempre acceso in veglia e SSB pronto, in modo da non farci sentire da nessuno, anche se dubitiamo che i pirati abbiano uno scanner per sentire "dove" parliamo e soprattutto dubitiamo che capiscano il francese o l'italiano (anche se magari qualche somalo l'italiano se lo ricorda ancora).
Comunque tutti concordano sul seguente fatto: i pirati, quelli veri, sanno cosa prendere e sono intere navi col loro carico, noi non gli interessiamo. Se gli interessassimo, di barche a vela prese ce ne sarebbero un sacco, dopotutto una barca a vela è molto vulnerabile e non può certo difendersi come fa una nave...
poi c'è da considerare questo fatto: un elicottero viaggia a 150 nodi, quindi se uno riesce a resistere per 15/20 minuti è a posto, il corridoio è a 60 miglia da dove navigheremo e lì ci sono navi ed elicotteri. Il nostro possibile aggressore è il pescatore, la cui occasione lo renda ladro. ma anche lì: chi si mette, da solo, ad attaccare un convoglio di 4 barche?
Una volta arrivati nei pressi di Aden il nostro convoglio potrebbe dividersi. ora spiego meglio: se ci sarà vento (e un po' sembra che ci sarà) e consumiamo poca nafta, all'altezza di Aden proseguiremo dentro al mar rosso, senza fermarci. Se avremo bisogno di nafta ci fermeremo ad Aden solo per fare rifornimento, poi si riparte subito. L'Akoya ha lo stesso programma nostro, quindi navigheremo vicini nel mar rosso.
devo dire che, alla fine, tutto questo tempo passato in Oman ci ha fatto rilassare molto su questa faccenda piratesca. è sempre così: vivere le cose sul posto è sempre molto, MOLTO, differente dal viverle da casa. Ovvio? sì, certo, ma qui il "polso" della situa, forse, è un po' più obiettivo che non da casa, attaccati al computer a recuperare informazioni su internet, dove si trova tutto e il contrario di tutto.
oggi ultima gita in paese a recuperare il pane, fare le fotocopie e a riconsegnare la nostra automobile.
stasera si mette via dinghi e motore, domattina alle 6:30 si và.
ciao salalah!
deciBelli in pre-partenza
ah, dimenticavo:
Abo è venuto a bordo con un lasciapassare internazionale antipirati rilasciato ufficialmente dal "pirata" di Follonica, se sarà il caso glielo faremo vedere!