venerdì 18 febbraio 2011

golfo di Suez

pos 28°50'N 32°57'E @ 20:30 UTC
(mancano 68 miglia all'ingresso di Suez, dovremmo arrivare lì domattina intorno alle 8:00 locali)
eccoci in navigazione in pieno glofo di Suez. Alla fine siamo partiti stamane alle 6:30 locali, mentre sorgeva il sole. Una palla di fuoco grossa così che usciva da dietro il Sinai, in un cielo terso come sa esserlo solo qui all'alba (poi la visibilità cala paurosamente). Il vento, come previsto, è diminuito molto anche se ancora un pelino fastidioso al mattino, soprattutto se associato a una fastidiosa onda da nord di dimensioni asolutamente sproporzionate al vento. Le previsioni erano giuste e la scelta di partire stamattina azzeccata: i vento sta comportandosi esattamente come previsto. Quindi tutto motore, anche in questo momento che siamo nella cippa e il mare è un olio...e vi posso garantire che risalire così il golfo di Suez, a motore, è un lusso. Di solito devi lottare contro mare e vento; e siccome devi per forza fare bordi puoi navigare solo di giorno. Morale: ci vuole quasi una settimna per arrivare a Suez da Hurghada. Ma si sa: noi siamo busoni e quindi la facciamo a motore!
Girto l'angolo di Bluff point cominciano a vedersi le prime piattaforme petrolifere e qui ce n'è davvero tante.

Intanto alcune segnano il confine della shipping lane, quindi ci passi vicino per forza, poi in altri punti ci sono gli "oilfield", dei veri e propri ammassi di piattaforme che, a vederli sulla carta fanno paura, dal vivo li confondi per un insediamento industriale a terra.

Lo spazio di manovra è abbastanza esiguo: devi stratene nella tua corsia, attento alle navi che ti superano da poppa e attento a non uscire dalla corsia. Di navi c'è n'è, ma non poi così tante. Il traffico sembra abbastanza contenuto, ma la cosa che può fare impressione è che 'ste navi, quando ti superano, passano davvero vicine, qualche centinaio di metri al massimo.

Petroliere, gasiere, carichi generici, portacontainer, porta automobili. Le vedi in lontananza a poppa, cerchi di capire se passano di quà o di là (a dx o sz, nella fattispecie) e, appurato che non ti vengono, addosso ritorni a fare quel che stavi facendo. Ovvero, come sempre, le tante piccole cose e i tanti piccoli gesti che compongono una gornata di navigazione. Punto sulla carta, un'entrata sul libro di bordo, appuntamento radio, controllo del motore, pranzetto, punto nave...
Oggi all'appuntamento radio abbiamo parlato con Grande Laguna (un radioamatore che "controlla" un po' tutti gli italiani in giro per il mondo), ma abbiamo sentito anche il Carlo del Gilgamesh (fermo alle Maldive), Enzo del Tatanai dall'Indiano, Luigi e Silvana dalle San Blas, un paio di altri che non conosciamo ancora. Grandi festeggiamenti in frequenza per il ritorno di deciBel!
Tutto questo motore ci sta permettendo di fare una serie di lavoretti di cui non abbiamo avuto il tempo di occuparci prima e inoltre ci garantisce la nostra giusta e meritata razione quotidiana di birrette ghiacciate. Il morale a bordo è ottimo e mentre Marco studia la rotta per la prossima estate (che coincide con la partenza per un grande viaggio) io cerco di capire dove siamo diretti. Ci fermeremo a Finike o a Marmaris? mah...
deciBelli smotorati
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