giovedì 17 febbraio 2011

Partiti!!

..e fermati a Bluff point, la tanto amata bluff point.

Bluff point segna in maniera inequivocabile l'ingresso nel golfo di Suez, ovvero le ultime 150 miglia di budello (di mare) col Sinai a est e il continente africano a ovest, al di là del sinai c'è il golfo di Aqaba (verso Giordania e Israele) con Eilat in fondo in fondo, tanto per intenderci. Lo stretto di Gubal, con bluff point come limite ovest, è in assoluto il punto più stretto di tutto il passaggio, solo 6,5 miglia. Le navi mercantili di mezzo mondo che fanno Suez passano di qui, infatti c'è un bel traffico. C'è così tanto traffico che anche qui ci sono le "shipping lanes", delle vere e proprie corsie che le navi devono rispettare, con gli incroci, le precedenze etc. Ovviamente sono segnate solo sulle carte, ma vabbè, questa è un'altra storia.
Stamattina alle 9:00 ora locale abbiamo mollato gli ormeggi del marina decisi a puntare verso Nord e iniziare così ufficialmente questo trasferimento. Abbiamo iniziato subito a bolinare con un NW gentile, infatti aveva un buon angolo e non ha mai superato il forza 4. Siamo saliti su molto bene e, intorno alle 15:00, eravamo davanti a bluff point...facciamo due conti, vediamo che cimancano 150 miglia, ci pensiamo su un attimo e decidiamo di fermarci qui per la notte per una serie di valutazioni. C'è ancora un po' di vento sul muso (e sappiamo che è in calo con probabile rotazione a S nelle prossime ore), c'è ancora onda formata di prua (che ci rallenta molto), le 150 miglia ci farebbero arrivare quasi sicuramente di sera. Insomma meglio partire domattina all'alba con meno onda, magari del vento da dietro e arrivare intorno a mezzogiorno di sabato all'imbocco di Suez, no?
Ecco, una banale scusa per farsi un bel bagno, rimetere i cavi sul reef per l'ormeggio, prepararci una bella cenetta al calar del sole e riposarci come si deve per domani!
Anche perchè passato lo stretto di Gubal avremmo a che fare con navi e piattaforme petrolifere. Vabbè, stica, direte voi. Eggià, peccato solo che non tutte le piattaforme siano segnate sulle carte e, soprattutto, peccato che ce ne siano un'infinità di abbandonate! Insomma meglio stare dentro la shipping lane e gestirsi il traffico navale che uscire dalle corsie e andare alla cieca. Finchè è giorno ok, ma di notte diventa una vera e propria roulette russa!
stay tuned ;-)
deciBelli tonneggiati
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