domenica 7 febbraio 2010

fermi a Uligamu

Uligamu, Maldives

è così: siamo fermi qui a sistemare le cose di bordo.

appena arrivati abbiamo attaccato C1, ieri abbiamo installato l'elettrico e oggi abbiamo regolato di nuovo l'albero, stiracchiato da queste 1700 miglia (le sartie sono nuove di pacca, cambiate a Phuket) in cui abbiamo trovato un po' di tutto, ma mai ventone. A Matteo l'ho già detto, sostanzialmente lo ri-regoleremo a ogni grande tappa e quando saremo arrivati in mediterraneo sarà finalmente a posto.
è sempre così quando molli la barca per un anno o giù di lì: quando torni cominci ad aggiustare tutto e quando tutto è a posto sei pronto per scendere. bisognerebbe riuscire a rompere questo meccanismo vizioso, in qualche modo. poi in barca funziona così: le cose non si rompono mai subito, aspettano un paio di settimane o anche più, così tu ti dici "ok, tutto a posto", parti...e te la prendi in saccoccia! noi abbiamo tutto quel che ci serve, qui a bordo, per far fronte a una vasta tipologia di problemi e problemucci...ma non si può mai avere tutto.

qui, alla fonda con noi, ci sono altre 4 barche e vengono tutte verso Salalah/Mar Rosso. partiremo da qui in 3 martedì mattina, il giorno dopo partiranno le altre due. è buffo...si respira un po' questo clima bizzarro ma piacevole...ci sentiamo gli ultimi della stagione ad attraversare e probabilmente è proprio così!
Marco è partito ieri e sul suo passaporto il timbro dell'uscita ha esattamente la stessa data dell'uscita dalle Maldive col Kiribati, quindi siamo proprio "in time". ieri sera e oggi, finalmente, un pochino d'aria (10-15kt) ci ha fatto sperare per la traversata verso Salalah, gli utlimi due giorni non si muoveva una foglia!(il monsone sembra umido e stanco)
sul catamarano americano che si è ancorato ieri qui vicino a noi c'è una tipa, Amy (from SA) che ha riconosciuto Marco che partiva sul doni (barca da pesca locale, l'equivalente del ns gozzo). Al Vuda point (a Fiji) si erano conosciuti ed aveva passato qualche giorno coi ragazzi del Kiribati. anche questa è una cosa ricorrente: ovunque tu vada troverai sempre qualcuno che hai conosciuto da qualche parte, o amico di amici, con cui si instaura subito una strana amicizia, come se ti conoscessi da molto tempo. Comunque...ma ti pare che qui a Uligamu, arriva un catamarano di notte, la notte dopo il nostro arrivo, tra tutti i posti che ci sono si ancora qui vicino a noi, a bordo c'è una che è stata sul Kiribati, riconosce Marco ma no può salutarlo perchè sta facendo dogana, e lo vede partire sul doni? Ha senso 'sta roba qui?
Quando sei in giro, vi dirò, è quasi la regola.
così alla fine si chiacchera e si fà serata con lei. ci ha raccontato dell'andazzo a bordo del Kiribati (che per altro conosciamo molto bene) e del suo giro del mondo. a 23 anni sta finendo il suo giro del mondo in barca, girando sulle barche degli altri, bel colpo. poi andrà all'università in inghilterra. brava Amy! (mi ricorda un po' me, che a 24 anni ero proprio da queste parti del mondo).
Poco avanti a noi, c'è un solitario olandese sulla sessantina. l'abbiamo incontrato a terra che si lamentava benevolente del fatto che, siccome è solitario, non lo vogliono nel convoglio per Aden. no comment! si parla un po' insieme e poi il tipo molto tranquillo e sciallato, con due occhi azzurri vispi olandesi torna verso il suo dinghi. ha l'andatura tipica di chi è stato molto per mare.
Perloppiù ci sono pensionati, in giro per il mondo. 60-70 anni è la tipica età delle persone che si incontrano per mare. poi c'è qualche giovane, e devo dire che negli anni ci sono sempre più giovani in giro per mare (EVVIVA), e qualche coppia sui 40-50. Ovviamente l'età non è assolutamente una determinante in queste relazioni sociali di giramondo. Fai amicizia con la gente più bizzarra che esiste, alle volte. La coppia americana sul bellissimo Pacific Seacraft ci ha dato il benvenuto al ns arrivo e ci ha prestato le brugole in pollici per riparare C1. L'altro olandese ha una barca molto bella (che non conosco) e martedì sarà uno della banda ma forse va ad Aden diretto..bah, come al solito si vedrà.
Stasera in radio, all'appuntamento con gli italiani, abbiamo sentito il falabrach. come spesso accade non ci conosciamo ancora, ma ci parliamo per radio. ci conosciamo per radio, diciamo. un giorno ci incontreremo con le barche da qualche parte, garantito al 100%! Danilo e Monica sono arrivati ad Aden, tutto bene, tutto tranquillo. era un gruppetto di barche partito per i fatti propri. c'è un altro convoglio grosso che parte il 18, ma non abbiamo ancora deciso se andare con altre barche per i fatti ns o seguire il convoglio. magari facciamo il passaggio insieme al solitario olandese Hans (che ne convoglio non lo vogliono), molti fanno un mini convoglio per i fatti propri, dalle 3 alle 5 barche. vedremo a salalah cosa fare, seguiremo il nostro istinto, come in mare cerchiamo di fiutare il vento e la rotta migliore, a salalah veremo che strada scegliere. per ora raccogliamo informazioni e pareri, ma nessuno è molto preoccupato (ma tutti ne parlano).
stamattina bagno con le manta che girano attorno a deciBel, ogni tanto spunta una tartaruga. il reef sotto di noi è bello e abbastanza ricco, ogni tanto un tuffo ci rinfresca le idee e ci regala straordinarie visioni subacquee. ma solo ogni tanto, perchè stiamo veramente facendoci un mazzo tanto, qui a bordo!
domani mattina arriveranno nafta e acqua. poi micro spesa, documenti di uscita. alla sera BBQ sulla spiaggia con gli altri dell'ancoraggio, ci conosceremo e parleremo di questa rotta che andiamo a fare comunque tutti noi, insieme o no.
martedì mattina: GO!

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