sabato 6 marzo 2010

giorno 4

ohhhhhhhhhh, finalmente è entrato il vento :-)
..e così, nelle 24h, abbiamo fatto 152 miglia in avanzamento. ah, che sollievo vedere la barca che si muove!
va anche detto che quando si è alzata l'aria, verso mezzanotte, il gruppo si è sfaldato e sembrava impossibile ricompattarlo così, all'alba, le barche davanti (Akoya e noi) si fermano in cappa per fare in modo di riavvicinarsi e, da quel momento in poi, riusciamo finalmente a stare insieme, vicini, tutto il tempo. l'avevo detto io: impareremo a stare vicini quando saremo ormai arrivati. certo è difficile navigare alla stessa veloctà con barche così differenti, ma in un modo o nell'altro ci riusciamo comunque. purtroppo la fastidiosa corrente contraria si è ripresentata ma meno castrante di quella dei giorni passati, navighiamo ora a 4.5 kt verso la meta (Aden) che dista ancora 227 miglia. non avete idea che sollievo sia vedere la distanza che, nonostante tutto, diminuisce, questa volta.
Ieri sera pasta fresca fatta in barca (per uccidere la noia della navigazia a motore): spaghetti alla chitarra! molto buoni, ma purtroppo la nostra mitica Imperia, che vive a bordo dai tempi della nostra partenza, ieri sera ci ha mollato: gli ingranaggi interni hanno fatto CRACK all'improvviso...shit! così abbiamo dovuto continuare col mattarello...otto anni di permamenza a bordo hanno messo a dura prova anche lei...e vabbè, appena possibile la rimetteremo in sesto con i ricambi che dovremo recuperare in qualche modo in italia. mi sa che fino a Finike di pasta fresca non se ne farà più. pazienza...
la situazione attuale è questa: Miaplacidus naviga con gennaker e randa piena, Akoya tre mani alla randa e un pezzettino di yankee tangonato, Calimera randa e genoa tangonato, noi randa due mani e un pezzettino di genoa tangonato. è davvero dura navigare così sottoinvelati ma l'esigenza di stare vicini per il convoglio ce lo impone. quattro barche vicine sono molto dissuasive per un eventuale malintenzionato, non dimentichiamolo...
il morale di bordo rimane buono e vedere il nostro punto nave avvicinarsi alla meta, sulla carta, è davvero confortante!
anche far riposare il motore è un bene. tra l'altro se riusciamo a risparmiare un po' di nafta magari davanti ad Aden decidiamo di tirare dritto su Bab el Mandeb (lo stretto ingresso a S del mar rosso). se il vento non ci molla, e non dovrebbe mollarci, ce la facciamo a tirare dritto. nel caso, andremo su diretti con l'Akoya, mentre Calimera e Miaplacidus entreranno comunque a fare scalo lì ad Aden. Se facciamo fuori troppa nafta sarà necessario fermarsi.
inch'allah

deciBelli pesantemente sottoinvelati

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