giovedì 11 marzo 2010

giorno 9

pos 19°18'N 39°32'E
SOG 6.0 COG 330

raga, che corsa! nelle 24h abbiamo fatto 174 miglia in avanzamento, tanta, tanta roba. specialmente se consideriamo dove siamo. Il mar rosso è universalmente noto per la sua bolina durissima che alla fine di un giro del mondo, mette a durisima prova barche ed equipaggi. Noi siamo ancora increduli per quanto ci sta succedendo: un SE dichiarato di 10/25 nodi che dura una decina di gg è davvero un evento più unico che raro. bella storia.
inatnto, per cercare di sfruttare al meglio la situazione e perdere il meno possibile quest'aria che ci spinge in su, le manovre a bordo si sprecano. Stiamo portando deciBel al meglio e il palloncino è quasi sempre su, se aumenta troppo tangoniamo il genoa. La media è molto alta e abbiamo anche beccato la debole corrente a salire che ci da un aiutino. WOW.
Poco fa abbiamo sentito l'Akoya: sono arrivati al loro ormeggio al confine tra Sudan ed Eritrea. Beh, si, ci spiace non essere lì con loro, ma d'altra parte qui non si può certo sbattere la porta in faccia a un vento così ben disposto nei nostri confronti.
All'appuntamento radio abbiamo scoperto che la Bora di trieste ha tirato giù le antenne di Grande Laguna, l'amico radioamatore che segue da anni gli italiani in giro per il mondo. Mannaggia, dev'essere stata davvero forte! Danilo del Morgana (altro radioamatore incallito) lo 'sta rimpiazzando al meglio...
Intanto qui a bordo si cerca, come si diceva, di sfruttare al massimo quest'aria così timoniamo parecchio. Normalmente lo spi se ne starebbe nel sacco e il lavoro lo farebbe C1P8, invece ora lo spi è sempre a riva ma ci tocca timonare a noi, che comunque non è male. le planate continue (alcune delle quali a 15 nodi!!) sono davvero entusiasmanti e, anche se un po' stancante, è un piacere timonare questa brava barca che ama così tanto correre al lasco.
Ormai alla nostra sinistra abbiamo lasciato indietro già l'Etiopia e l'Eritrea e ora siamo all'altezza di Suakin, in Sudan...stiamo camminando veramente bene. Le previsioni ci danno ancora almeno 96 ore di questo vento qui e visto che siamo a 465 miglia da Port Ghalib, se la meteo ci prende, dovremmo riuscire ad arrivare fino ad Hurghada al lasco. Dovremmo fare una piccola sosta tecnica a Port Ghalib per le formalità di ingresso, nafta e soliti stupidaggini, ma ci fermeremo lo stretto indispensabile: appena avremo fatto quel che c'è da fare ci rimetteremo subito in mare per sfruttare questo insolito SudEst.
Che botta di culo clamorosa, raga!

deciBelli paraculati

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3 commenti:

  1. vabbe' er ventone,vabbe' er palloncino,vabbe' le planate a 15 nodi....ma pure la corrente a favore ciavete proprio gran culo!bella cosi, peccato che c'e' er canale de suez sinno'magari co sto vento arrivate pure a malta!salutoni leo.

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  2. mentre da noi piove nevica e tira ventone voi riuscite a risalire il mar rosso al lasco,bhe tanto di cappello ....sicuramente una buona energia vi segue ,sara mica la corrente decibelli fortunati ,,,,massi

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  3. Dicevo Carlotta hai preparato le valigie??Mi sa che ti tokka stracorrere..bacio ai pargoletti!!
    Simo

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